lunedì, febbraio 24

Vico Magistretti : Elogio alla semplicità

Fondazione Vico Magistretti
Dopo la visita presso la Fondazione Franco Albini,un altro appuntamento presso la notissima Fondazione Vico Magistretti a Milano, organizzato dal FAI, Fondo Ambiente Italiano, delegazione di Monza. Che cosa ho imparato? Che non è possibile definire il successo di una persona e più nello specifico di un architetto/designer in base alla personalità e creatività individuali. Se prendessimo esempio da entrambi o da uno dei due, non troveremmo una risposta adeguata: Albini,ombroso ed introverso, severo, Magistretti solare, immediato, diretto. Eppure entrambi hanno fatto scuola, hanno progettato oggetti,edifici,arredi urbani e privati che ancora oggi riconosciamo come icone di stile e design. Magistretti, per esempio, era convinto che tutti i progetti ed i prodotti si riconducessero alle forme elementari geometriche e che tutto dovesse essere in funzione di pratiche quotidiane. Ecco che allora Magistretti ci aiuta a fare "da noi": egli riteneva addirittura " immorale la cosiddetta decorazione d'interni : una oscena mistificazione ...per la sua presunta sostituzione di personalità"E ancora occorre, in primo luogo, " guardare le cose solite con occhi nuovi ". Una buona lezione, davvero !

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After the visit to Albini Franco Foundation, another appointment at the well-known Vico Magistretti Foundation in Milan took place, organized by FAI, Fondo Ambiente Italiano, Monza delegation.What did I learn? That it is not possible to define the success of a person and more specifically of an architect / designer based on individual personality and creativity.For example from both designers or even just one of the two, we would not find the right answer: Albini,severe and shy, Magistretti immediate and direct. Yet both have been very important : they have designed iconic objects, buildings, urban and private projects. Magistretti, for example, was convinced that all projects and products were related to the elementary geometric shapes and that everything has to be functional for our daily practice. Therefore Magistretti helps us to do "by ourselves": he even considered the so-called interior decoration " immoral: an obscene mystification ... for substituting one's personality "And it is still necessary, in the first place," to look at the usual things with new eyes ". A good lesson,indeed!





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