Alighiero Boetti - “Lampada Annuale” | 1966 Varnished wood, electrical accessories, metal and glas private Collection Boetti's Lampada Annuale is a masterpiece of ARTE POVERA movement, founded by Boetti himself together with a group of artists, thinking that ART must be deeply metabolized and it can't just satisfy yr senses and move the emotions. The movement ended in 1972 after a few years of artistic activity. ARTE POVERA is mainly CONCEPT ART. Specifically this lamp switches on for just 11 secs random every year. The artist doesn't want to express the fact but the idea of the fact itself. Pure concept. I found it extraordinary ! *** La Lampada Annuale di Boetti è uno dei capolavori dell'ARTE POVERA,un movimento fondato dallo stesso Boetti e da un ristretto gruppo di altri artisti.Essi pensano che l'arte vada profondamente metabolizzata, il cui fine non sia quello di soddisfare solo i propri sensi e scatenare emozioni. L'ARTE POVERA è ARTE CONCETTUALE per eccellenza. In particolare questa lampada si accende solo per 11 secondi in un momento imprecisato dell'anno. In questo modo l'artista non vuole esprimere l'avvenimento bensì l'idea dell'avvenimento stesso. Puro concetto. Che trovo straordinario! |
martedì, febbraio 28
La Lampada Annuale - The Lamp switching on for 11 secs yearly
giovedì, febbraio 16
My Muse
Lalka dolls in a Maryann Roy's diorama |
My Muse is a magazine about fashion dolls and their little world. Pamela De Lorenzi is one of the founders and I wanted to interview her because of our common passion for dolls and her great talent for photography. A good picture depends a lot on the use of light and this is the aspect I am most interested in. With her degree in Fashion Design and a professional experience with the photographic studio co-operating with Mattel, Pamela could achieve great results, which can be seen in her magazine My Muse. Here’s an extract of my interview to her :
1.How do you enlighten a doll in order to give her a human aspect?
Well, a doll is enlightened like any other object. The touch of the photographer is then essential for making her human.
2.In My Muse last December 2011 issue, in the photo album dedicated to VINTAGE, you have been able to create perfectly that typical atmosphere of the late ‘50s…why did you chose that particular soft pink colour?
I tried to give a natural effect and let the light coming in from outside in order to create that typical vintage atmosphere, perfect for the furniture set and the dolls I had available. I have not made any color correction in the pictures; the pink atmosphere is given by the light bounces on the various pieces of the set.
3. How much important is the light in yr shots?
I should say it is very important together with an excellent semi professional camera. Also the compact cameras can be good enough. But they are almost fully automatic and they allow less experiments.
Lalka doll photographed by Pamela de Lorenzi |
MyMuse è una rivista sulle fashion dolls ed il loro piccolo mondo. Pamela DeLorenzi è una delle fondatrici ed io ho voluto intervistarla per la nostra passione comune per le bambole ed il suo grande talento come fotografa. Una bella foto dipende molto dall’utilizzo della luce e questo è uno degli aspetti che anche mi interessa. Laureata in Fashion Design e grazie all’esperienza lavorativa con lo studio fotografico che collabora con Mattel, Pamela è riuscita ad ottenere ottimi risultati,alcuni dei quali visibili nella sua rivista My Muse. Ecco un estratto della mia intervista a Pamela :
1. Come si illumina una bambola? Come la si rende “umana”?
Una bambola s’illumina come qualsiasi altro oggetto. E’ la sensibilità di chi la fotografa che può renderla umana.
2.Nell’ultimo My Muse del dicembre 2011, nel photo album dedicato al vintage, sei riuscita a ricreare proprio un’atmosfera fine anni ’50…cosa ti ha spinto a “sfumare” con quella luce particolare ?
Ho cercato di dare un effetto di luce naturale che entrasse dall’esterno e che ricreasse quell’atmosfera vintage perfettamente in tono con il set e le bambole che avevo a disposizione. Non ho effettuato alcuna “color correction” sulle immagini, l'atmosfera rosata è data proprio dai rimbalzi di luce sui vari materiali che componevano il set.
3. Quanto è importante il ruolo della luce nelle tue foto?
Direi parecchio insieme ad una macchina fotografica semi professionale. Anche con le compatte è possibile ottenere ottime foto, ma essendo quasi completamente automatiche, non si ha la possibilità di sperimentare.
lunedì, febbraio 13
Red MOD Mood
A friend of mine posted this wonderful shot on a social network and I promptly took it for sharing with all my readers! It's an explosion of vibrancy!
From the end of the Sixties to the mid-Seventies the chemical company Bayer rented a pleasure boat during every Cologne furniture fair and had it transformed into a temporary showroom by a well-known contemporary designer. The main aim was to promote various synthetics products in connection with home furnishings. Verner Panton was commissioned no less than twice to design this exhibition, entitled 'Visiona'. The 1970 'Visiona 2' exhibition showed the Fantasy Landscape which was created in this environment. The resulting room installation consisting of vibrant colours and organic forms is one of the principal highlights of Panton's work. In terms of design history this installation is regarded as one of the major spatial designs of the second half of the twentieth century. Many of the lighting, furniture wall coverings and textiles where adapted for full production releases later.
***
Un amico ha postato questa meravigliosa foto su un social network e non ho potuto resistere dal condividerla con tutti i miei lettori! E' un'esplosione di vitalità!
Dalla fine degli anni Sessanta alla metà degli anni Settanta l'azienda chimica Bayer affittò un'imbarcazione da diporto durante la fiera del mobile di Colonia e l'aveva trasformata in uno showroom temporaneo, fatto da un noto designer contemporaneo. L'obiettivo principale era quello di promuovere diversi prodotti sintetici in connessione con l'arredamento.A Verner Panton fu commissionato per ben due volte di progettare questa mostra, intitolata 'Visiona'. Quella del 1970 'Visiona 2' mette in mostra il paesaggio di fantasia creato in questo ambiente. L'installazione risulta composta da una stanza dai colori vivaci e forme organiche ed è uno dei punti principali del lavoro di Panton. In termini di storia del design questa installazione è considerata come uno dei progetti spaziali più importanti della seconda metà del ventesimo secolo. L'illuminazione, i rivestimenti delle pareti, dei mobili e le stoffe furono poi in seguito riprodotte.
Dalla fine degli anni Sessanta alla metà degli anni Settanta l'azienda chimica Bayer affittò un'imbarcazione da diporto durante la fiera del mobile di Colonia e l'aveva trasformata in uno showroom temporaneo, fatto da un noto designer contemporaneo. L'obiettivo principale era quello di promuovere diversi prodotti sintetici in connessione con l'arredamento.A Verner Panton fu commissionato per ben due volte di progettare questa mostra, intitolata 'Visiona'. Quella del 1970 'Visiona 2' mette in mostra il paesaggio di fantasia creato in questo ambiente. L'installazione risulta composta da una stanza dai colori vivaci e forme organiche ed è uno dei punti principali del lavoro di Panton. In termini di storia del design questa installazione è considerata come uno dei progetti spaziali più importanti della seconda metà del ventesimo secolo. L'illuminazione, i rivestimenti delle pareti, dei mobili e le stoffe furono poi in seguito riprodotte.
Etichette:
Bayer,
light blogs,
Mod,
onlighting,
rossana cinquanta,
verner panton
giovedì, febbraio 9
What you can do with marble
I have never liked this time of the year...when you wake up in the morning , it's still dark ; you go out and it's too cold...rainy, snowy...everything's frozen...so is my creativity right now...Well, I want, in any case, to remain positive and identify this period with the work of some students of Bolzano University, led by Claudio Larcher,Simone Simonelli and Carmelo Marabello. They have made the drawings, the projects and finally the prototypes and the pieces, using marble and highlighting its versatility. The results can be a beautiful lamp ( as above), even shoes and many other items! They have then combined the marble ( the one used comes from Lasa, Val Venosta) with other materials like wood,rubber, wool, fabrics.
A great way to make marble less cold and use it differently.They could "unfrozen" the marble...let's see if I can do the same for myself..
Non ho mai amato questo periodo dell'anno...quando ti alzi la mattina è ancora buio; esci e fa freddo,piove, nevica,tutto è congelato...come la mia creatività...In ogni caso voglio mantenermi positiva e vorrei identificare questo periodo con i progetti di alcuni studenti dell'Università di Bolzano guidati da Claudio Larcher, Simone Simonelli e Carmelo Marabello : hanno realizzato dapprima i disegni, poi i prototipi e infine i modelli, affinando via via i progetti per mettere in risalto la versatilità della materia. Scoprendo che il marmo (quello utilizzato proviene da Lasa, Val Venosta) può essere abbinato al legno come alla gomma, al feltro come alla stoffa. Un bel modo per rendere meno freddo un materiale come il marmo ed utilizzarlo in maniera diversa dal solito.Loro sono riusciti a "scongelare"il marmo...chissà se riesco anch'io a fare lo stesso per me stessa..
Iscriviti a:
Post (Atom)